“La bellezza dell’arte mi affascina, e per quanto riesco la trasmetto e cerco di condividerla”.

Poco frequentatore dei social, ringrazio gli amici che hanno portato alla mia attenzione un post di questi giorni in onore del Cavalier di Gran Croce Mario Pistono, per me amichevolmente e rispettosamente “Mario”, come lo era per i santhiatesi che gli volevano bene per quanto ha fatto per Santhià e per l’arte, che come me amava e lo appassionava tutto l’anno e non solo in campagna elettorale!

Ricordo che sovente di domenica incontravo Mario in particolare a Torino, dove senza appuntamento si frequentavano gli stessi teatri magari anche d’essai, oppure mostre d’arte, concerti, luoghi della cultura. Purtroppo non posso più incontrare Mario ad appuntamenti culturali, così come non ho mai incontrato gli amanti dell’arte pro tempore, né nessuno dei disinformati opinionisti dei social.

La bellezza dell’arte mi affascina, e per quanto riesco la trasmetto e cerco di condividerla, come quando ho chiesto di creare una sezione all’interno del neonato Museo Musicale dedicata al compianto amico Cav. Mario Pistono con anche solo uno o due oggetti tratti dai suoi ricordi da collezione, ma mi è stato risposto “picche”; medesimo trattamento ricevuto da altri che gravitano intorno a chi ora si erge a paladino dell’arte! 
Per fortuna Santhià vanta anche dei cittadini che in supero di opportunistiche ideologie collaborano attivamente e umilmente e così il Museo ci sarà, anche se assente il ricordo di “Mario”.

Purtroppo ricordo anche che a pochi giorni dal mio insediamento in Assessorato, durante una ripresa televisiva Rai richiesta da chi aveva curato la Galleria d’Arte, ho potuto rilevare lo stato poco decoroso in cui venivano conservati i quadri anche di firme prestigiose. Con il cuore voglio sperare e pensare che ora non sia più così e che i quadri siano stati risistemati nei modi dovuti, perché la vista di allora mi aveva creato sincero sconforto!

Il mio incondizionato amore per la bellezza dell’arte in ogni suo aspetto si rifà umilmente al concetto ripreso da Giovanni Paolo II e per quanto mi compete e nelle mie possibilità la vivo, la frequento, la propongo e la condivido, ma non la disprezzo ed involgarisco utilizzandola per scopi diversi da quello che la Cultura si propone di fare. 
E men che meno mi sarei sognato di tirare in ballo il mio nobile ricordo di “Mario” con cui, dopo che mi aveva voluto come Stevulin nel lontano 1975, si era stabilito un sentimento di fiducia e condivisione di “tutto quanto fa cultura”, frase con lui condivisa, che ora è lo slogan del sito per le recensioni emozionali sull’arte che ormai tengo da anni, condividendolo con importanti realtà artistiche e di informazione culturale in Italia e all’estero.

Con tutta questa “tiritera” non intendo portare acqua al mio mulino, ma semplicemente esprimere il mio disappunto per l’utilizzo, per me non consono, del ricordo e dell’arte!

Ora torno a lavorare, non per fare proclami, ma per offrire quanta più arte condivisa io riesca. Come ormai mia abitudine e per non creare ulteriori fiammate di parole, ma cercando di mantenere serenità nei rapporti non replicherò, in quanto la lineare semplicità del mio pensare e del mio sentire è già stata espressa qui.
Grazie dell’attenzione.

Renzo Bellardone
Assessore alla Cultura, Promozione turistica del territorio e rapporti con le associazioni
Candidato per la Lista Civica Impegno per Santhià