Questa non è una partita che possa far scatenare fans di opposte fazioni.
È LA NOSTRA VITA.
La vita che a febbraio del 2020 ci ha cambiati. In questo anno e mezzo tutti noi, chi più chi meno, ha preso un pugno in faccia. Sgombriamo il campo dalle scelte politiche nel periodo della pandemia, perché non tutte furono azzeccate. Affrontiamo invece questo percorso che è iniziato nella disperazione di veder morire migliaia di persone, passando dall’enorme compito che è toccato al personale sanitario, alla fatica di chi ha chiuso attività, di chi è rimasto in cassa integrazione senza percepirla, di chi si è trovato in coda per un pasto, di chi, pur non cambiando il proprio status economico, è cambiato dentro in preda a panico e depressione.
E POI È ARRIVATO IL VACCINO.
Iniziato così così, e poi a spingere fino ad arrivare a traguardi importanti. Ora ci troviamo con un cospicuo numero di non vaccinati. Chiaramente dobbiamo escludere chi non può farlo per motivi di salute e per i più piccoli. E quindi viene tirata in ballo la LIBERTÀ DI NON VACCINARSI.
Ci hanno sempre insegnato a rispettare la libertà di chi la pensa diversamente, ma non è questo il punto. Chi ha dubbi dovrebbe cercarsi un angolo tranquillo, lontano da rumori e da parole che distrarrebbero la mente, e far scorrere, come in un film, le diverse immagini di questi mesi:
il dolore, la morte, la speranza dai balconi, il lavoro perso, la fatica della terapia intensiva, la mancanza di abbracci, i bimbi e i ragazzi privati della loro vita, emozionante e coinvolgente, relegati davanti ad uno schermo, soli, l’impossibilità di poter vestire, per l’ultima volta il proprio caro, l’isolamento e poi … decidere di VACCINARSI.
Per chi vorrà continuare a non vaccinarsi dovrà accettare le misure che il Governo prenderà nei loro confronti, senza evocare COMPLOTTI.
Mi sento infine di escludere il personale sanitario e scolastico. In questo campo non accetto possibilità di scelta.
Angela Ariotti
Vice Sindaco, Assessore all’Ambiente
Candidata Sindaco per la Lista Civica Impegno per Santhià
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